Piazza Travaglio

Arrivando da sud, Piazza Travaglio è il primo ingresso al centro storico di Ferrara.

Una grande area a ridosso delle Mura utilizzata dalla cittadinanza prevalentemente come parcheggio. Oggi Piazza Travaglio assolve solo in minima parte ad una naturale vocazione di spazio di aggregazione, incontro e socialità. Noi intendiamo valorizzare le potenzialità sociali e culturali di questo luogo, con l’obiettivo di migliorarne la qualità urbana, rigenerando nuovi spazi di incontro e animazione culturale, mitigando le azioni prodotte dai cambiamenti climatici, restituendo così Piazza Travaglio alla sua vocazione sociale ed economica.

Questi ultimi anni, caratterizzati dalla pandemia, hanno fatto emergere la necessità di un ripensamento intelligente degli spazi di aggregazione. Le nostre piazze, spesso utilizzate come parcheggi o come aree di transito, sono in realtà spazi ricchi di potenzialità inespresse. Nei mesi estivi, privi di una riformulazione degli arredi urbani in termini di sostenibilità, a causa delle temperature sempre più elevate, diventano delle vere e proprie “isole di calore” inaccessibili, per questo inutilizzate dai cittadini.

Una riprogettazione della piazza in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale porterà grande beneficio alla cittadinanza, rendendo Piazza Travaglio meta attrattiva anche per i turisti. Saranno previste nuove infrastrutture verdi e alberate, e la sostituzione dell’asfalto con materiali drenanti. Per una maggiore fruibilità saranno necessari interventi improntati al desealing e alla deimpermeabilizzazione del suolo, restituendo porzioni di asfalto a verde urbano, impiegando tecnologie innovative ed elementi di arredo urbano ad hoc, accogliente per cittadini e turisti. Una rifunzionalizzazione della piazza come beneficio sociale, culturale ed economico per tutti. Un tappeto verde come ingresso al centro città per chi proviene da sud.

Il progetto di rigenerazione di Piazza Travaglio risponde ad una strategia che intende esprimere al meglio la potenzialità originaria di questo luogo. Piazza Travaglio, denominata Piazza di Porta Reno fino all’inizio del XX secolo, ma comunemente chiamata “piazza del travaglio” o del dolore perché, fin dal 1468, fu luogo di gogna ed esecuzioni capitali, è patrimonio Unesco dal 1995. Oggi è prevalentemente adibita a parcheggio e area di mercato cittadino. È cinta a nord da edifici di modesta qualità architettonica, e dal suo lato orientale vede nascere via San Romano, strada porticata originaria del tessuto urbano di particolare valore storico e architettonico. Lo spazio non comunica però in modo efficace con la limitrofa e recentemente restaurata Porta Paola, monumento di origine duecentesca e oggi visibile nel suo rifacimento seicentesco. Risulta quindi necessario restituire qualità architettonica alla piazza implementandone l’attrattività, ridisegnandone la pianta per ottenere una piazza nella sua accezione più “tradizionale”: spazio flessibile, adatto alla sosta ma anche idoneo a ospitare attività, manifestazioni, allestimenti, eventi culturali e ricreativi. Un suolo continuo, accogliente, accessibile e adatto al movimento di tutti.

Riprogettare una nuova Piazza Travaglio in un’ottica di riqualificazione per noi significa:

• Massima riduzione della porzione di area carrabile: definendo lo spazio per carico e scarico, servizi commerciali, sosta utenti disabili, auto elettriche e bike sharing.

• Inserimento superfici verdi orizzontali e verticali, e piante resilienti: per la creazione di oasi di ombra e fresco, mitigando l’inquinamento atmosferico e migliorando il comfort termico.

• Interventi di desealing: riduzione delle pavimentazioni in asfalto e impiego di pavimentazioni drenanti.

• Sistema di raccolta e riutilizzo acqua piovana.

• Utilizzo di aggregati riciclati: in sostituzione degli inerti da cava, con evidenti vantaggi ambientali ed economici.

• Inserimento di elementi di arredo urbano: inserti funzionali che garantiscono inclusività, accessibilità totale e portata innovativa della piazza. Sedute e arredi smart in grado di integrare tecnologie di comunicazione dati come nuovo servizio ai cittadini.